Il Fantasma di Canterville - Scheda
GENERE: COMMEDIA MUSICALE
DURATA: 1 H. 40 MIN.
COSTUMI: d’ Epoca fine 500 e Contemporanei
Una nuova e avvincente produzione de La Compagnia delle Stelle di Anna Maria Piva, nata dal genio creativo di Franco Travaglio, regista, compositore e autore delle liriche italiane dei capolavori di Andrew Lloyd Webber “Jesus Christ Superstar”, “The Phantom Of The Opera” e, più recentemente, del musical targato Walt Disney, “High School Musical - Lo spettacolo”, realizzato dalla Compagnia della Rancia. Il Fantasma di Canterville è una storia buffa e nello stesso tempo magica. Che c’è di più buffo di un vecchio fantasma scozzese alle prese con una modernissima famiglia americana, che tenta invano di terrorizzare suscitando solo una leggera insofferenza? E che c’è di più magico del rapporto che si instaura tra la giovane Janet e lo spettro, che verrà conquistato e salvato dalla ragazza, con il compimento di un’antica profezia che lo salverà dalla condanna eterna? Il testo di Oscar Wilde, veicolato con fresco linguaggio del rock-musical, porta in scena l’incontro del vecchio e del nuovo, della poesia con la pragmaticità, dei sentimenti e dell’ironia. La scoperta dell’amore e la conquista del perdono, i dolci ricordi che si fanno spazio nell’aridità del quotidiano, come la forza travolgente della generosità e della comprensione, sono tutte tematiche che trovano spazio in questo rutilante caleidoscopio di emozioni, trovate, gag, risate, canzoni e balletti, passando dalle ballate intense al pastiche, dalla parodia al grottesco gotico. In scena, oltre ai due protagonisti, si muove una variopinta tavolozza di caratteri e personaggi coinvolgenti e brillanti. Al calare del sipario i concetti di amore, morte, felicità, speranza assumeranno nuovi mirabili aspetti, e in tutti sorgerà una malinconica nostalgia del Fantasma di Canterville e della sua epoca forse oscura e polverosa, ma sicuramente piena di prodigi, sentimento e poesia. Il carattere burlesco e la magia del romanzo di Oscar Wilde prende forma nello spettacolo grazie alla sapiente regia di Marco Lapi, autore teatrale di grande spicco, che seguendo la sua indole ironica che vede con occhio divertito, anche le cose più serie, allestisce quest’opera, valorizzando gli aspetti più grotteschi e divertenti che lo stesso autore aveva a suo tempo evidenziato. Certo è, che l’ambientazione contemporanea ha spinto il regista ad osare, ad andare oltre, e forse, quegli accenti “sopra le righe” ai confini della farsa, ne fanno una commedia diversa dall’originale, che spazia tra il serio e il faceto, alternandosi a dei brani musicali che chiudono il cerchio in una cornice di coinvolgenti e frizzanti coreografie di Marco Sellati, insegnante e coreografo che per anni ha collaborato con Gino Landi e altri grandi nomi del mondo della danza.